Castrazione dei maschi di tartarughe terrestri e palustri
Introduzione
Come l’hanno già esperimentato tanti proprietari/e di tartarughe, la presenza di un sovrannumero di maschi in un gruppo è problematica perché questi tendono a tampinare in continuazione le femmine e anche gli altri maschi, e a ferirli. Da qui nasce il desiderio di porre fine al problema castrando i maschi. Diversi metodi di castrazione chimica non hanno portato al risultato sperato, ma ultimamente è stato pubblicato che, grazie all’endoscopia mini-invasiva, la castrazione chirurgica delle tartarughe è possibile (Innis e al.2013. “Coelioscopic orchiectomy can be effectively and safely accomplished in Chelonians”. Veterinary Record 172:326-533).
Le cliniche elencate alla fine di questo scritto effettuano questo intervento e lo propongono a partire dai pesi seguenti:
- Tartartughe hermanni e graeca a partire da 400 grammi
- Tartartughe marginata dai 500 grammi
- Tartarughe palustri dai 200 grammi
La castrazione viene effettuata entro fine agosto per permettere la convalescenza prima del letargo. Questa tecnica è ancora relativamente nuova. In Svizzera viene effettuata da pocchi anni e come ogni intervento chirurgico, comporta un certo rischio per l’animale. Alla nostra conoscenza, tutte le castrazioni effettuate sono andate a buon fine e il comportamento riproduttivo agressivo dei maschi è svanito dopo poche settimane.